Non è costui figlio di Giuseppe?

(4, 14 - 30)

I compaesani di Gesù sono i suoi parenti. Lo rifiutano perché è come loro: lo pensano figlio di Giuseppe, ignorando il mistero della sua nascita per opera dello Spirito. Vorrebbero che il Messia fosse diverso, più forte e potente.
Lo scandalo del cristianesimo è accettare che Dio è uno di noi, condivide la nostra carne e la nostra fragilità.
E fa di questa un luogo di comunione invece che di divisione.

1,14 E ritornò Gesù nella potenza dello Spirito nella Galilea; e la sua fama su di lui uscì per tutta la regione. 15 Ed egli insegnava nelle loro sinagoghe glorificato da tutti. 16 E venne a Nazareth, dove era stato allevato, ed entrò, secondo la sua usanza nel giorno dei sabati, nella sinagoga e si levò per leggere. 17 E gli fu consegnato il libro del profeta Isaia; e, aperto il libro, trovò il luogo dove era scritto: 18 Lo Spirito del Signore [è] su di me: per questo mi unse, per annunziare la buona notizia ai poveri; mi ha inviato per proclamare agli schiavi la liberazione e ai ciechi la vista, per inviare agli oppressi la libertà, 19 per proclamare un anno di grazia del Signore.

20 E chiuso il libro, restituitolo all’inserviente, sedette; e gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissati su di lui. 21 Ora cominciò a dire loro: Oggi si è compiuta questa scrittura nei vostri orecchi. 22 E tutti testimoniavano per lui e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: Non è costui figlio di Giuseppe? 23 E disse loro: Certamente direte a me questa parabola: Medico, cura te stesso! Quanto udimmo avvenuto a Cafarnao, fallo anche qui, nella tua patria! 24 Ora disse: Amen vi dico: Nessun profeta è accolto nella sua patria! 25 Ora in verità vi dico: molte vedove c’erano in Israele nei giorni di Elia, quando fu chiuso il cielo per tre anni e sei mesi, quando fu carestia grande su tutta la terra;

26 ma a nessuna di loro fu mandato Elia, se non in Sarepta di Sidone a una vedova donna; 27 e molti lebbrosi c’erano in Israele al tempo di Eliseo profeta; ma nessuno di loro fu mondato, se non Naaman il Siro. 28 E tutti furono pieni di collera nella sinagoga udendo tali cose; 29 e, levatisi, lo scacciarono fuori della città e lo condussero fino sul ciglio del monte, su cui la loro città era stata edificata, per buttarlo giù. 30 Ora egli, passato in mezzo a loro, camminava. 31 E scese a Cafarnao, città della Galilea, e stava a insegnare loro nei sabati; 32 ed erano colpiti del suo insegnamento, perché la sua parola era con potere.
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