Nel mondo avrete tribolazione;
ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo
(16, 22-33)
Gesù, andandosene, ci dà la sua stessa intimità di Figlio con il Padre e ci abilita a fare il suo stesso cammino. Siamo chiamati a vivere nella storia il passaggio pasquale dalla croce alla gloria, dall’afflizione alla gioia. Le nostre tribolazioni, come quelle di Gesù, sono le doglie del parto per la nascita dell’uomo nuovo.
 

22 Anche voi dunque adesso avete tristezza: ma ancora vi vedrò e si rallegrerà il vostro cuore e la vostra gioia nessuno ve la toglie. 23 E in quel giorno non mi domanderete nulla. Amen, amen vi dico: qualunque cosa chiederete al Padre nel mio nome, (la) darà a voi. 24 Finora non chiedeste nulla nel mio nome: chiedete e riceverete, affinché la vostra gioia sia compiuta. 25 Di tutte queste cose vi ho parlato in similitudini. Viene un’ora quando non più vi parlerò in similitudini, ma apertamente vi annuncerò sul Padre. 26 In quel giorno nel mio nome chiederete; e non vi dico che chiederò al Padre per voi. 27 Egli infatti, il Padre, ama voi perché mi avete creduto che da Dio sono uscito. 28 Sono uscito dal Padre e sono venuto nel mondo e di nuovo lascio il mondo e vado dal Padre.

29 Dicono i suoi discepoli: Ecco, adesso parli apertamente e non parli con nessuna similitudine. 30 Adesso sappiamo che sai tutte le cose e non hai bisogno che alcuno ti interroghi; per questo crediamo che sei uscito da Dio. 31 Rispose loro Gesù: Ora credete? 32 Ecco, viene un’ora, ed è venuta, che sarete dispersi, ciascuno per conto suo e mi lascerete solo. Ma non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Di queste cose vi ho parlato, affinché in me abbiate pace. Nel mondo avete tribolazione; ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!
 
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